Il Risk Management del Climate Change
Dal 2019, il Gruppo ERG ha avviato un’analisi strutturata sugli impatti dei mutamenti climatici sul proprio business, seguendo le linee guida della Task Force on Climate-Related Financial Disclosure (TCFD).
ERG ha progressivamente aggiornato la sua analisi, passando da un approccio qualitativo ad uno quantitativo, ampliando il perimetro geografico, con l’inclusione di nuovi paesi che progressivamente sono entrati nel perimetro di consolidamento, tra cui Spagna e USA, e focalizzandosi solo sulla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (eolico e solare), dopo l’uscita dai settori idroelettrico e termoelettrico.
Il Gruppo ha adottato scenari di emissione elaborati dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), tra i più accreditati in letteratura, considerando cinque scenari di emissione (RCP:8.5; 7.0; 4,5; 2.9; 1.9 e due di transizione: Below 2 Degree Scenario - B2DS - IEA e Sustainable Development Scenario - SDS).
ERG ha poi identificato le variabili con potenziali impatti sul proprio business, classificandole in eventi fisici (acuti e cronici) e transitori (regolatori, di mercato, reputazionali e tecnologici). L’analisi ha evidenziato sia rischi che opportunità, fra cui lo sviluppo delle Fonti Energetiche Rinnovabili (FER).
Elemento |
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Governance |
Strategy |
Risk management |
Metrics and targets |
Fase | Descrizione |
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1 | Identificazione degli scenari di riferimento |
2 | Identificazione delle variabili da analizzare |
3 | Identificazione dei rischi e opportunità |
4 | Individuazione delle funzioni aziendali preposte |
5 | Identificazione delle strategie di gestione |
Governance climatica e Strategia Net Zero
- Governance per la gestione del cambiamento climatico
ERG dispone di un solido sistema di governance per la gestione dei rischi climatici, integrato nella strategia aziendale e definito e monitorato dal top management (Consiglio di Amministrazione; Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità; Comitato ESG).
- Strategia
ERG opera nel settore delle energie rinnovabili e ha allineato il proprio modello di business agli obiettivi della transizione energetica. Per contrastare il cambiamento climatico e adattarsi ai rischi fisici, ERG ha integrato la propria strategia climatica all'interno del Piano ESG e della Strategia Industriale (con orizzonte temporale inferiore a cinque anni), adottando le seguenti azioni:
- Crescita selettiva e flessibile ("Value over Volume"): ERG concentra gli investimenti in asset e aree geografiche resilienti ai rischi fisici. Il Gruppo dà priorità ai progetti in costruzione e a quelli in repowering o ibridi, che offrono una migliore adattabilità alla volatilità climatica e all’incertezza meteorologica.
- Piano strategico che prevede lo sviluppo di FER pienamente allineate alla Tassonomia UE.
- Programmi di ammodernamento ed efficientamento degli asset (Repowering/Revamping) che consentono di estrarre maggiore valore dalle fonti rinnovabili (Eolico & Solare).
- Diversificazione geografica e tecnologica per mitigare gli impatti negativi del cambiamento climatico: con asset in Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Polonia, Romania, Bulgaria, Svezia, Spagna e Stati Uniti, ERG distribuisce l’esposizione ai rischi climatici su più zone climatiche, riducendo la vulnerabilità locale a siccità, cali di vento ed eventi estremi.
- Digitalizzazione degli asset eolici e solari: ERG sta potenziando il monitoraggio e il controllo dell’intero portafoglio rinnovabile attraverso la digitalizzazione, permettendo la raccolta di dati in tempo reale, la manutenzione predittiva e la risposta tempestiva a perturbazioni climatiche (es. tempeste, temperature estreme, variazioni di irradiamento).
- Utilizzo di PPA e CfD per gestire la volatilità indotta dal clima: contratti a lungo termine (es. PPA ventennale con Google, CfD quindicinale nel Regno Unito) sono impiegati per garantire stabilità dei ricavi rispetto alle fluttuazioni produttive causate dal clima. Questi strumenti supportano direttamente l’adattamento, riducendo l’esposizione finanziaria alla variabilità della generazione.
- Costruzione di relazioni solide e durature con gli stakeholder.
ERG ha un Piano ESG con l’obiettivo di raggiungere il Net Zero entro il 2040.
Nello specifico, ERG ha strutturato il proprio percorso di decarbonizzazione nelle seguenti fasi principali:
- Produzione e vendita di energia 100% rinnovabile (già in atto).
- Consumo esclusivo di energia 100% rinnovabile da parte degli impianti e delle sedi aziendali (obiettivo LTI entro il 2026).
- Decarbonizzazione della catena di fornitura, supportando i principali fornitori in un percorso di riduzione delle emissioni, certificato dalla Science Based Targets initiative (SBTi) (già in atto).
- Gestione del rischio
Le misure di adattamento climatico di ERG sono integrate nel proprio framework di Enterprise Risk Management (ERM) e nella pianificazione ESG. Questi strumenti sono progettati per affrontare i rischi fisici legati al cambiamento climatico – come eventi meteo estremi e variazioni nei pattern di vento e sole – particolarmente rilevanti per la base di asset rinnovabili geograficamente diversificata di ERG.
Il cambiamento climatico rappresenta un rischio che può generare impatti economici e finanziari sul business di ERG nel breve, medio e lungo termine. Alcuni degli effetti principali includono:
- Riduzione della disponibilità di risorse rinnovabili, in particolare vento e sole.
- Limitazioni o interruzioni del funzionamento degli impianti.
- Aumento dei costi operativi e di manutenzione (O&M).
- Aumento dei costi assicurativi e di conformità normativa.
ERG ha quindi adottato una serie di soluzioni sia a livello strutturale sia nella gestione operativa degli impianti.
- Indicatori e Obiettivi
ERG utilizza indicatori chiave per monitorare i progressi sulle tematiche climatiche, tra cui:
- Riduzione delle emissioni di CO₂, con target Net Zero allineati agli standard internazionali.
- Quota di energia prodotta da fonti rinnovabili, con obiettivi di crescita della capacità installata.
- Resilienza degli asset al cambiamento climatico, valutata attraverso analisi di scenario in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
- Obiettivo Net Zero al 2040
Il Gruppo ERG si impegna a raggiungere zero emissioni nette di gas serra (Net Zero) entro il 2040.
Cambiamento climatico: tabella degli impatti potenziali
Evento | Fotovoltaico | Eolico |
---|---|---|
Pioggia/neve | Medio | Non rilevante |
Vento | Non rilevante | Alto |
Radiazione solare | Alto | Non rilevante |
Livello del mare | Non rilevante | Non rilevante |
Temperatura dell’aria | Basso | Non rilevante |
Temperatura di fiumi/mari | Non rilevante | Non rilevante |
Ondate di calore | Alto | Basso |
Alluvioni / precipitazioni intense | Medio | Basso |
Forti nevicate / formazione di ghiaccio | Alto | Alto |
Grandine | Alto | Basso |
Tempesta di vento | Medio | Alto |
Incendi boschivi | Basso | Basso |
Fulmini | Basso | Basso |
Effetti finanziari attesi di rischi fisici e di transizione rilevanti e potenziali opportunità legate al clima
Sosto stati istituiti tavoli tecnici interno di lavoro per valutare l’impatto quantitativo dei mutamenti climatici sulla produzione annuale degli asset del Gruppo, con una proiezione a medio (2020-2039), medio-lungo (2040-2059) e lungo (2080- 2099) termine.
L’analisi sugli asset eolici ha evidenziato che, in generale, i rischi di una diminuzione della velocità media del vento nel medio termine (2020-2039) sono contenuti. Le analisi storiche e statistiche della variazione percentuale della velocità del vento indicano fluttuazioni annuali limitate nella produzione di energia. Queste oscillazioni sono per altro già integrate nelle serie storiche alla base delle stime di produzione contenute nel Piano industriale.
Per quanto concerne gli asset solari, l’analisi ha prefigurato un aumento progressivo dell’irraggiamento a tutte le latitudini, direttamente correlato all’incremento della temperatura media e alla riduzione delle giornate di pioggia, dovuti al cambiamento climatico. L’aumento dell’irraggiamento nel medio termine è comparabile e coerente con le fluttuazioni storiche. Si prevede quindi un impatto molto positivo sulla risorsa solare. L’incremento della temperatura, pur avendo un effetto negativo sul rendimento dei moduli fotovoltaici, può essere considerato trascurabile, poiché la loro perdita di efficienza è molto inferiore all’aumento dell’irraggiamento e verrà ulteriormente mitigata dallo sviluppo tecnologico dei nuovi pannelli fotovoltaici.
Il Gruppo di lavoro di ERG continuerà a monitorare gli scenari climatologici di lungo periodo per assicurare che le stime siano sempre aggiornate e realistiche.