Business Plan
Dopo il completamento della nostra trasformazione industriale iniziata 10 anni fa, siamo diventati un primario produttore indipendente di energia elettrica da fonti rinnovabili in Europa. Abbiamo raggiunto una capacità installata di oltre 2900 MW con un portafoglio di assets diversificato sia tecnologicamente che geograficamente.
La nostra strategia è sempre volta ad anticipare i trend del settore ed è per questa ragione che nel 2018 è stato approvato con un anno di anticipo il Piano Industriale 2018-2022.
Negli ultimi anni vi è stato un mutamento radicale e profondo in Europa nell'industria della generazione elettrica da fonti rinnovabili: se da un lato è sempre più forte la spinta da parte dei Governi verso la decarbonizzazione a favore delle rinnovabili, dall'altro vi è stato un mutamento radicale nello scenario competitivo tramite la progressiva introduzione delle aste competitive per l'aggiudicazione di nuova capacità rinnovabile ed il conseguente abbandono dei sistemi incentivanti.
Le rinnovabili sono passate quindi dall'essere un business con forti connotazioni infrastrutturali a business con caratteristiche prettamente industriali. Nell'ambito di tale mutato contesto competitivo, la nostra strategia è quella di continuare a crescere nelle rinnovabili facendo ora leva sul nostro know-how industriale, sulla nostra presenza territoriale, sulla qualità dei nostri assets, sull'efficienza operativa e sulla flessibilità del portafoglio integrato di Energy Management.
L'obiettivo nel periodo 2018-2022 è di incrementare la capacità installata di 850MW attraverso tre canali:
1) Greenfield e co-Sviluppo: intendiamoproseguire la nostra strategia di crescita attraverso lo sviluppo organico della pipeline di progetti o accordi di co-sviluppo in Francia, Germania e Regno Unito.
2) Repowering e Reblading in Italia: in considerazione dell'evoluzione tecnologica del settore eolico, ci poniamo l'obiettivo di effettuare il repowering ed il reblading su parchi dotati di tecnologia obsoleta, con turbine inferiori al MW, con incentivi già scaduti o in scadenza, ma al contempo ubicati nei siti più ventosi, pertanto con una redditività attesa molto alta anche in assenza di incentivi.
3) M&A: intendiamo continuare a cogliere le opportunità di crescita nelle rinnovabili nei paesi di nostro interesse, facendo leva sull'esperienza acquisita lungo il nostro percorso di trasformazione e sulle sinergie derivanti dal consolidamento con il nostro portafoglio.
Nel corso del 2018 abbiamo compiuto diversi passi avanti nella crescita delineata dal Piano industriale, avendo aggiunto quasi 200 MW sia provenienti da M&A nel solare (con particolare riferimento all'acquisizione di Forvei per 89 MW e alla acquisizione di Andromeda per 51 MW), quest'ultima consolidata a partire dall'esercizio 2019, sia da sviluppo greenfield (entrata in esercizio dei parchi di Torfou e di Valle del'Aa in Francia) e avendo portato avanti il progetto di repowering con la presentazione delle istanze di autorizzazione per un numero di MW anche superiore rispetto a quelli inseriti a Piano.
ESG Achievement | |
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ERG included in the ECPI Global Clean Energy Index | The inclusion of ERG in the ECPI Global Clean Energy Index, which selects the 80 top publicly-listed companies in developed countries, active in the production and trading of renewable energy, which satisfy ESG (Environmental, Social and Governance) criteria, has also been confirmed. |
Achieved rating B from CDP | ERG achieved a B rating from the Climate Change programme promoted by the Carbon Disclosure Project (CDP), the international not-for-profit organisation set up to gather and disseminate quantitative and qualitative information and data regarding the strategies used by firms to combat "climate change". The rating assigned exceeds both the average achieved by the Utilities sector (C rating), and the average insofar as concerns the region of Europe (B- rating). |
Ranked 16th in the | ERG ranked 16th place in the "Corporate Knights Global 100 Most Sustainable Corporations in the World Index" published by the Canadian company Corporate Knights. With a score of 75.39%, ERG is the leading Italian company, as well as the only one included among the Top 50. Read more on the press release published on 4 February 2019 |
Obtained ESG rating from Vigeo, IGI, Ethibel and Oekom | |
Signed 2 ESG Loans | 20 November 2018 - ERG executes two Environmental |
Business Outlook (prevedibile evoluzione dei principali indicatori di scenario e performance nel 2019)
- EolicoPer l'eolico in Italia, nonostante si prevedano maggiori produzioni rispetto al 2018, l'attesa di minori prezzi sui mercati dell'energia elettrica nella seconda parte dell'anno, associata con il minor ricavo unitario dell'incentivo e maggiori costi di produzione per alcune attività di manutenzione, portano a prevedere un risultato leggermente inferiore all'anno precedente.
Per quanto riguarda l'Estero, sono attesi risultati in crescita rispetto al 2018, principalmente a seguito di:
• migliori performance degli asset esistenti, sia in termini di volume che per i maggiori prezzi dell'energia elettrica;
• maggiore potenza installata in Francia di circa 90 MW pienamente operativi per l'intero anno 2019;
• maggiore capacità installata in Germania di 22 MW;
• parzialmente compensati dalla minore presenza nel Nord Irlanda a seguito della cessione di un parco eolico di 28 MW avvenuta nel marzo 2018.
In generale il risultato operativo lordo complessivo del Wind è atteso in crescita rispetto all'anno precedente grazie all'incremento di capacità e produzioni all'estero che più che compensano la lieve diminuzione dei risultati attesi in Italia. - SolareI risultati attesi per il 2019 sono significativamente superiori rispetto al 2018, grazie alla buona performance degli impianti esistenti ed al contributo di quelli nuovi acquisiti a gennaio di quest'anno.
Si stima per l'intero esercizio 2019 un Margine Operativo Lordo più che raddoppiato rispetto ai 32 milioni di Euro del 2018. - IdroelettricoPer tale asset si prevedono risultati in significativa diminuzione rispetto a quelli del 2018, a causa di una marcata minore idraulicità rispetto ai valori eccezionalmente alti registrati nell'anno precedente.
Inoltre ciò influirà negativamente anche sulla possibilità di modulare gli impianti e di partecipare al mercato dei servizi di dispacciamento come nel 2018.
II Margine Operativo Lordo dell'idroelettrico è pertanto atteso in forte diminuzione rispetto ai valori eccezionalmente elevati dello scorso anno. - TermoelettricoSono previsti risultati in aumento rispetto al 2018 grazie ai prezzi molto bassi del gas naturale ed ai maggiori prezzi dell'energia elettrica in Sicilia, tali da più che compensare la crescita dei costi della CO2, con conseguenti Clean Spark Spread pù elevati.
Contribuiranno a tali migliori risultati anche il controllo dei costi e la maggiore produzione di Certificati Bianchi (TEE). - In sintesi...In sintesi, per l'esercizio 2019 a livello consolidato, si stima un margine operativo lordo superiore rispetto al 2018 (491 milioni), nell'intervallo compreso tra 495 e 505 milioni di Euro, rispetto a quello precedentemente indicato tra 495 e 515 milioni di Euro.
Si stima tale crescita malgrado un perimetro incentivato in diminuzione nell'Eolico in Italia e il minor prezzo dell'incentivo unitario sia per l'Eolico che per l'Idroelettrico, e nonostante una previsione di forte calo dei risultati dell'Idroelettrico rispetto quelli straordinari del precedente esercizio.
Tali effetti vengono infatti più che compensati dai migliori risultati attesi da tutti gli altri assets di generazione e dall'attività di energy management. Gli investimenti per il 2019, confermati rispetto alla precedente indicazione, sono attesi nel range compreso tra 340 e 370 milioni di Euro, in riduzione rispetto al 2018 durante il quale erano stati anticipati alcuni investimenti in precedenza previsti per l'anno corrente.
La generazione di cassa operativa consentirà di contenere il previsto incremento dell'indebitamento netto dai 1,34 miliardi nel 2018 ad un ammontare compreso tra 1,39 e 1,47 miliardi di fine 2019, compensando parzialmente gli investimenti del periodo, la distribuzione del dividendo ordinario di 0,75€ per azione e il pagamento degli oneri finanziari.
L'intervallo precedentemente indicato compreso fra 1,36 e 1,44 miliardi di Euro è stato incrementato per tenere conto del maggior valore del fair value degli strumenti di copertura dei tassi d'interesse, a seguito di una maggiore riduzione prospettica dei tassi nel mercato.